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1° Fanzina Viking Italia
Finalmente!!!
"Viking
Italia" è un progetto relativamente recente, ma che solo oggi, 25
giugno 2000, si fa largo e diventa raduno.
Il
motivo che spinge al raduno è da ricercare nei frequenti incontri di
alcuni gruppi Viking, maturati da amicizie tra singoli al di là dei rapporti di curva;
E
proprio da questi incontri che nasce la voglia, più che l'esigenza, di
ritrovarsi per confrontarsi e cercare di gettare le basi verso qualcosa di
concreto a salvaguardia dell'intero Movimento Ultras.
Perché
proprio gruppi Viking? Perché hanno tutti una mentalità affine,
una "Mentalità Viking" diversa dalla massa.
Viking
è FIEREZZA, ORGOGLIO e APPARTENENZA.
Adottando
questo nome abbiamo sposato la stessa fierezza, che ci spinge a girare con
orgoglio le curve dello stivale, tutti fortemente attaccati ad un
nazionalismo che non vuol dire necessariamente impegno politico.
"Viking
Italia" significa essere contro un sistema che vuole la fine del
Movimento Ultras.
Faremo
ciò che il calcio non è in grado di fare:
metteremo
a confronto realtà Viking di squadre quotatissime con stimatissimi gruppi
Viking di Società meno importanti, a dimostrazione che la "Mentalità
Viking" non conosce categoria.
Siamo convinti che l'unica
maniera per reagire alla fine del movimento ultras, è quella di
confrontarsi, mettere da parte stupidi rancori e divertirsi insieme.
Ci
sono molti punti sui quali possiamo agire come direttivo "Viking
Italia":
"Viking
Italia" potrebbe rappresentare un punto di riferimento per delegarsi
nei raduni Ultras in futuro, essere un
forte aiuto ai diffidati,
un
nucleo per seguire la nazionale di calcio con un solo striscione ecc..
insieme si può
con
"Viking Italia 2000"!
Insieme
si Può
Di
fronte ad episodi di violenza eclatanti, solitamente vengono emanate
normative eccezionali sempre più severe.
Queste
norme, però, è giusto che siano riviste con un occhio più critico, per
valutare la loro efficacia sia nella capacità di colpire i veri
responsabili dei reati, sia per garantire la difesa che questi
provvedimenti devono offrire
a coloro che ne sono colpiti.
Infatti,
in Italia, finora l'unica risposta per arginare il fenomeno del tifo
violento è stata l'adozione di misure d'ordine pubblico sempre maggiore.
Si è così delegato alle sole forze dell'ordine il compito di contenere,
reprimere, e punire il tifo violento.
Il
risultato è una maggior tensione intorno ai campi da gioco non tanto tra
ultrà delle opposte tifoserie, ma tra ultrà e forze dell'ordine
(talvolta del disordine!).
Al
raduno di Pistoia del 19/09/1998 è stato emesso
un documento approvato da 40 tifoserie atto a proporre alcune
modifiche alle normative vigenti.
Il
punto principale è tentare di limitare la discrezionalità del Questore,
che troppo spesso ricorre alla diffida senza elementi di fatto
obiettivamente rilevati, irrogandola anche solo "per aver incitato,
inneggiato o indotto alla violenza" talvolta a personaggi troppo
"Scomodi".
Un
altro problema da risolvere riguarda l'obbligo di firma. Secondo la
formulazione proposta, sarebbe consentito al diffidato di recarsi a
firmare, nei giorni e negli orari in cui si svolgono le competizioni
agonistiche interdette, anche negli uffici di polizia situati in luoghi
diversi da quello di residenza.
Si
è previsto anche di allungare i tempi a disposizione per il giudizio di
convalida da 2 a 5 giorni.
Un
altro correttivo proposto per arginare in maniera più efficace i
comportamenti violenti, è l'introduzione, a fianco dei provvedimenti
repressivi, di misure di intervento sociale, con politiche non tanto
mirate a reprimere, ma capaci di analizzare i motivi di questa violenza e
di incidere sulla mentalità che sta alla base di certi atteggiamenti.
Siamo
certi che da una conoscenza approfondita del fenomeno del tifo di curva,
potrà emergere che la curva è un forte luogo di aggregazione sociale
giovanile portatore anche di valori positivi ed energie potenti, di cui la
violenza espressa in varie occasioni non rappresenta che uno degli
aspetti. Inoltre, l'applicazione di una politica di intervento sociale consentirebbe tramite l'ausilio e la mediazione di alcune agenzie sociali (ad es. i Fanprojekte tedeschi, i Fancoaching belgi, la Football Supporters Association in Inghilterra) di attivare un dialogo tra tifosi autoorganizzati ed istituzioni, premessa indispensabile per creare un clima meno teso negli stadi.
Intervento
di Felipe Lainez, responsabile dell'Orgullo Vikingo Real Madrid: L'ORGOGLIO DI ESSERE VIKING!
È un onore per me e per gli appartenenti dell'Orgullo
Vikingo essere invitato a questo 1° raduno Viking Italia.
Benché RAVENNA sia molto lontana
da MADRID, abbiamo fatto il possibile, nonostante i
grandi sforzi economici, per essere qua adesso.
Qualche mese
fa ricevetti una lettera da Marcello Santoro, che ci invitava a
partecipare a Viking Italia. Da quel
momento anche noi ci siamo messi a lavoro per propagandare e sostenere il
raduno. Sapevamo che non sarebbe stata cosa facile, ma abbiamo fatto di
tutto per confrontarci con i grandi gruppi Viking,
trascorrere un fine settimana a Ravenna.......giocare a calcetto
.... parlare del mondo Ultras...
Siamo ULTRAS, orgogliosamente Viking e siamo fieri di poter dare il nostro
appoggio affinché tutto riesca per il meglio.
In Spagna il movimento Ultras è in declino. Tutti i
gruppi sono in crisi, quasi
sempre per un cattivo ricambio generazionale. In Italia esiste una buona
cultura ultras ed è più
comune vivere ULTRAS;
soffrire per la squadra del
cuore è qualcosa di normale, ma qua in Spagna la cosa è molto diversa.
Se sei membro di un piccolo
gruppo poi, la cosa è molto peggiore.
Siamo consapevoli di tutto ciò, e orgogliosamente
Viking saremo sempre e comunque con la nostra squadra e seppur restassimo
anche soltanto 2 di noi, non
smetteremo mai di credere Ultras.
Oltre ciò che costruiremo insieme, sento che
qualcosa si è già avverato; qualcosa che solo la Mentalità Viking
poteva:
confrontarci oltre ogni rivalità e categoria .
Siamo quelli che fanno festa, siamo quelli che
portano colore a questo grigio mondo del calcio, siamo Orgogliosamente
Viking!
Vogliamo ringraziare tutti quelli che hanno fatto il
possibile perché fossimo presenti al raduno..... grazie di cuore!.
ORGULLO VIKINGO REAL MADRID SUPPORTERS
MANIFESTO
VIKING
(A cura del
direttivo Viking Lazio Nord Italia)
Questo raduno rappresenta una preziosa occasione di
confronto e riflessione per esaminare la situazione attuale del mondo
ultras
e per proporre qualche soluzione concreta poiché,
altrimenti, la sola analisi rappresenterebbe uno sterile esercizio
dialettico.
Da questo incontro è importante che scaturisca un
disegno, un manifesto, un progetto, per fare si che esso non finisca nel
solito fiume di parole già visto in precedenti meeting!
Premesso, come è ovvio, che già è importante che
tutti noi oggi ci siamo ritrovati, al di la dei colori e delle divisioni,
qui a Ravenna, all’attacco di quei mali che affliggono il Movimento
Ultras italiano, aspetti negativi per lo più provenienti dall’esterno e
che, comunque, non sono tali da sminuire la positività e l’importanza
dell’ultimo movimento aggregativo giovanile antagonista oggi esistente
nella nostra nazione (come in molte altre).
Stendiamo una sorta di "Manifesto Viking"
da discutere insieme: CARO PREZZI
È
vergognoso l’incremento che si è avuto, in quasi tutti gli stadi, del
prezzo dei biglietti del settore ospiti.
Il Movimento Ultras, è vero, è movimento che
racchiude al proprio interno disoccupati e liberi professionisti; ma qui
non è più questione solamente di finanze; al punto in cui siamo, anche
quelli che possono permettersi di pagare per un “settore ospiti” 40/50
mila lire è giusto che dicano basta per una questione di principio e
dignità!
Perché una curva della squadra di casa deve costare
Max 2/3 di un “popolare“ tagliando d’ingresso
di chi già si è
sobbarcato le spese di una trasferta? Come fanno le società di calcio a volere stadi pieni (almeno a parole) e poi “spennare”
chiunque non tifi per la propria squadra? Qui occorre battersi perché venga afferrato questo sacrosanto principio: TUTTI I BIGLIETTI DEI TIFOSI OSPITI DEVONO COSTARE OVUNQUE UN PREZZO
PREDEFINITO E ACCESSIBILE!
CALCIO A PAGAMENTO IN TV
Il caro prezzi in trasferta è anche conseguenza
della sete di ricchezza delle società che vorrebbero vedere il loro
tifoso due volte cliente: una prima, mediante l’acquisto
dell’abbonamento per gli incontri in casa;
una
seconda, indirizzandolo all’acquisto di un pacchetto televisivo a
pagamento per i match fuori dalle mura amiche. Noi, come quasi tutti i club d’Italia, abbiamo attrezzato la sede con un abbonamento via satellite per tutti gli incontri della nostra squadra poiché, indubbiamente, tale possibilità è importante
per quelle volte in cui qualcuno non può presenziare allo
stadio; ma continuiamo ad insistere con i nostri militanti sull’importanza di vivere il tifo in gruppo ed
allo stadio. Inoltre è importante che tutti i gruppi facciano un solo abbonamento in sede, in modo da averne uno collettivo per decine di persone, alla faccia di chi ci vuole tutti con il
decoder in salotto! DIFFIDE
Partiamo da una provocazione:
La diffida di per se non è uno strumento ingiusto. Chi affronta una tifoseria avversaria sa a quali rischi va incontro nel bene e nel male. Quello che ormai è insopportabile è l’abuso che si fa di questo strumento. Molte volte questo provvedimento viene emanato con arbitrio, casualmente o peggio ancora, contro i responsabili di questo o quel gruppo, col solo fine di smantellare lo stesso, colpendo
i personaggi più attivi e
carismatici. Al di la dell’idiozia di tale progetto ( privando un gruppo dei suoi “leader” non si fa altro
che dare
il via libera a “cani sciolti” del peggior tipo), ciò è
incostituzionale, non meno dei divieti che vengono erogati ai diffidati. Non dimentichiamoci che la diffida , inoltre, non segue una condanna, ma una
semplice denuncia, e che NESSUNO DOVREBBE
ESSERE RITENUTO COLPEVOLE FINO AD UNA SENTENZA DEFINITIVA! Pertanto, promuoviamo una raccolta fondi per finanziare un ricorso, tramite avvocati che vivono e conoscono il mondo ultras, alla corte costituzionale ed agli organi giurisprudenziali europei preposti per sentire pronunziare l’incostituzionalità di tali norme, al fine di farle
decadere o,
quantomeno, modificare.
ATTACCHI DEI MEDIA Quello che è successo dopo il famigerato striscione “Onore alla Tigre Arkan” che ha visto protagonista la nostra curva, è la prova dell’astio che quei giornalisti al soldo dei politicanti e dei presidenti o dirigenti di società calcistiche, nutrono verso il nostro mondo. Al di là del fatto che ognuno, se siamo in democrazia, deve poter esprimere SEMPRE E COMUNQUE, qualsiasi propria opinione, anche se minoritaria o discutibile, è ovvia la pretestuosità dei
fiumi di veleno
riversati da perbenisti di carta stampata e Tv. Storie di progetti politici ed intrighi affaristici hanno infangato il nostro mondo dalle
colonne di giornali e dagli schermi
di diverse reti! Ricordiamoci che al fondo di ogni articolo c’è una firma, e che ogni programma ha un
conduttore ed una rete. Prendiamo nota di che si distingue nel “Tiro agli Ultras” e neghiamogli le 1.500 lire
quotidiane, additiamolo noi al
pubblico ludibrio, togliamo anche solo cento unità ai loro dati “auditel”.
Una testa l’abbiamo anche noi e, se ci uniamo,
sono tante! DIVISIONI
In Italia gli Ultras sono centinaia di migliaia,
più degli elettori di certi partiti politici o dei lettori di certi
quotidiani a diffusione nazionale.
Possiamo contare molto, ma perché ciò avvenga,
occorre che ci si compatti su quei principi di fondo che valgono più di
un risultato o dei colori di una sciarpa.
PERCHE' ESSERE ULTRAS E' UN COMUNE DENOMINATORE CHE
CI UNISCE PIU' DI QUANTO, FORSE, PENSIAMO!
Creiamo una struttura che studi iniziative comuni da
realizzarsi due o tre volte l'anno (non di più, se no diverrebbe routine)
a cominciare da subito! A tal fine, vediamoci con una certa regolarità,
sfruttando quelle pause che i campionati ci consentono.
VALORI
Al fine di non dare "munizioni" agli
infami che sono sempre pronti a spararci (metaforicamente) addosso,
evitiamo quei fenomeni violenti che noi stessi non condividiamo.
Un conto è un leale scontro a mani nude che,
piaccia o no, fa parte della storia del mondo ultras, ma è ora di dire
basta almeno alle vigliaccate ed al vandalismo.
Su questo campo molte migliorie si sono viste negli
ultimi tempi ma ribadiamo il nostro impegno per dire basta alle imboscate,
ai tanti contro pochi, alle "lame" ed a tutto quell'armamentario
che non ci appartiene.
Inoltre limitiamo le rivalità a quelle situazioni
di reale divergenza storica, campanilistica o ideologica, e smettiamola
con il "Vaffanculare" ogni tifoseria che si incontra, magari mai
vista prima!
Questo è il nostro pensiero, troppo poco?
Crediamo sia già importante trovare consenso ed
intesa su queste proposte per rendere l'incontro di oggi una pietra
miliare del mondo ultras, MADE IN VIKING!
E se non abbiamo chiesto fin qui
troppo….lasciateci concludere con un sogno: che, come accade in molti
stati, gli Ultras sappiano unirsi, al di là delle rivalità, ogni qual
volta occorre difendere la nostra ITALIANITA', anche oltre le connotazioni
politiche, perché la Patria è di tutti!
Oggi e sempre VIKING ed ITALIANI!
REATI DA
STADIO:
I provvedimenti adottati dal governo
Ecco i punti salienti del disegno di legge "Nuove disposizioni
per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di manifestazioni
sportive":
O
Art.1:
l'ordine di presentazione del questore nei confronti delle persone
denunciate o condannate per atti di violenza in occasione di
manifestazioni sportive è ora esteso all'intera giornata di svolgimento
della competizione:
-
la
pena per i contravventori alle prescrizioni è aumentata, dalla precedente
misura (da 3 a 18 mesi) all'attuale (da sei mesi a due anni);
-
è
prevista la possibilità di irrogazione di una particolare misura da parte
del giudice, sia in sede di convalida sia con sentenza, consistente
nell'obbligo di non allontanarsi dalla propria dimora in occasione di
competizioni sportive;
-
le
misure del questore e del giudice possono essere ora applicate anche con
riferimento a manifestazioni sportive che si svolgono all'estero;
O
Art.
2: introduce una specifica fattispecie di reato, consistente nel lancio di
corpi contundenti in occasione di competizioni agonistiche (pena della
reclusione da 3 mesi a 3 anni);
O Art.
3: introduce la possibilità di arresto in flagranza per tutti i delitti
non colposi, consumati o
tentati, commessi con violenza su cose o persone in occasione di
manifestazioni sportive;
O
Art.
4: Introduce una circostanza aggravata (aumento della pena fino alla
metà) per i reati commessi con uso di violenza in occasione di
manifestazioni sportive; si esclude il giudizio di prevalenza o di
equivalenza; si prevede, per i delitti commessi con violenza, il giudizio
direttissimo;
O
Art.
5: si aumentano le sanzioni a carico delle società sportive che
continuano a intrattenere rapporti con associazioni di tifosi cui
aderiscono soggetti denunciati o condannati per atti di violenza in
occasione di manifestazioni sportive.
ALCUNI
CONSIGLI UTILI PER I DIFFIDATI
Appena notificata la diffida, mettiti in contatto
con un avvocato.
Ricordiamo comunque che la difesa non è obbligatoria
perché
la diffida è un provvedimento amministrativo. (E' il caso che in ogni
curva i gruppi ultrà
abbiano
un loro avvocato di fiducia, meglio se egli stesso
è un tifoso, così comprende certe
dinamiche.
Se si è diffidati in gruppo è
meglio avere tutti uno stesso difensore).
Sulla
diffida deve esserti comunicato: da quando entra in vigore, devono
essere
specificati i luoghi, i nomi delle vie in cui non puoi transitare ed il motivo
per cui è stata
comminata.
Se mancano alcune di queste informazioni chiedi al
tuo avvocato di recuperarle.
Se
la diffida è con obbligo di firma hai la possibilità di presentare, entro 48
ore
(che sono poche), un memoriale a difesa al Gip che deve convalidarti
l'obbligo di firma.
Se
ritieni la diffida ingiusta consigliamo di fare immediatamente un ricorso
gerarchico
tramite il tuo avvocato entro 60 giorni dalla notifica della diffida.
Il Prefetto (o il Questore) ha
la facoltà di rigettare (di solito capita quasi
sempre) il tuo ricorso entro i 60 giorni successivi
dalla
data di presentazione
dello stesso. Nel ricorso, se non si hanno avute precedenti condanne
o se
non si
hanno altri procedimenti penali in corso, è sempre utile allegare i due
certificati
di carichi pendenti
(uno va richiesto in pretura, l'altro in
Tribunale), ed il Certificato del Casellario Giudiziale
(da richiedere in
Tribunale).
Per
quanto riguarda la diffida con obbligo di firma, c'è la possibilità,
comunicandolo
in forma scritta all'Ente che te la ha emessa (Questura), di
chiedere di andare a firmare in
una
caserma di un'altra città, se quel fine
settimana ci si trova fuori sede. La Questura ti deve
far sapere
dove!
Ricordati, in questo caso di farti rilasciare un documento che provi che tu hai
firmato,
per evitare equivoci.
In
questura non potrebbero trattenerti, se non giustificandone il motivo, per
cui
dopo
la firma sei libero. Se vuoi fare la richiesta per firmare fuori dalla sede
consueta, ti conviene
fare una richiesta scritta almeno 15 giorni prima, ed
aspettare la risposta. In caso
di mancata
risposta, esigila tramite il tuo
avvocato.
In
caso venga rigettato il ricorso gerarchico, puoi fare entro 60 giorni un ricorso
al Tar (che però ha tempi lunghi e spese non inferiori ai 2 milioni).
Una
volta che ti è scaduta la diffida ricordati, almeno per il primo periodo, di
portartela dietro, perché potrebbero non averti ancora cancellato allo stadio
dalla lista dei
non graditi. Quindi, puoi evitare spiacevoli inconvenienti
(tipo
il perderti la partita per controlli etc.).
CONSIGLI
GENERALI
SE TI TROVI COL GRUPPO IN UN BUS CHE VIENE FERMATO E PERQUISITO:
la
perquisizione è legittima, ma anche in questi casi il verbale deve essere
compilato sul posto e consegnato immediatamente.
SE IN QUESTURA TI TRATTENGONO PER INTERROGARTI: chiedi in che veste sei
(accusato, testimone o altro), se sei stato trattenuto come accusato, non
rispondere,
prima di aver contattato un avvocato, se non per dare le tue
generalità.
SE RITIENI CHE DEGLI AGENTI IN DIVISA ABBIANO COMMESSO UN SOPRUSO: è un
tuo diritto richiedere il loro nominativo ed eventualmente sporgere denuncia. Se
non ti viene fornito il nominativo rivolgiti ad un magistrato e denuncia il
fatto.
RINGRAZIAMENTI
Ringraziamo
"Progetto Ultrà", L'Archivio del Tifo di Bologna, per il materiale
gentilmente offertoci da cui sono stati tratti alcuni scritti e vignette
satiriche.
Un
ringraziamento a Tutti i gruppi presenti, che si sono adoperati per lo
svolgimento di questo 1° raduno.
Un
ringraziamento particolare ai ragazzi dell'Orgullo Vikingo che si sono
sobbarcati migliaia di Km per essere presenti!
Siamo
certi che dal raduno usciremo non solo con il ricordo di una piacevole giornata
trascorsa insieme, ma anche con la consapevolezza che insieme si può creare
qualcosa di concreto.
Grazie
a tutti e …. Onore a Viking Italia! |
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